martedì 29 settembre 2015

Festeggiata la Giornata Mondiale del turismo a Tenerife

Le spiagge di Troya, Los Cristianos e Las Vistas Fañabé hanno celebrato lo scorso fine settimana la Giornata Mondiale del Turismo con i due comuni che rappresentano il più grande potenziale del settore dei servizi nell'Isola: Adeje e Arona. Il programma di questa edizione è andato di pari passo con lo slogan "miliardi di turisti, miliardi di opportunità.

Sabato e domenica sono stati due giorni di festa, con molte attività in programma,  spettacoli folcloristici, workshop dedicati alla danza o fiere alimentari di prodotti tipici e ovviamente la partecipazione di una grande quantità di persone, per lo più turisti. Il lungomare di Troya che unisce entrambi i comuni, ha ospitato una fiera dell'artigianato dedicata alla cucina e vini locali.

Agli eventi hanno partecipato il sindaco di Arona, José Julián Mena, e il consiglio competente per territorio di entrambi i comuni, Ermitas Moreira, di Adeje e David Pérez, di Arona. Tutte le iniziative proposte hanno avuto il sostegno del Ministero del Lavoro, del Commercio e lo Sviluppo Economico. Le autorità presenti hanno concordato di sottolineare l'importanza di questa attività per la parte meridionale dell'isola. Ricordiamo che, secondo gli ultimi dati diffusi dal vicepresidente di Ashotel, cinque milioni di turisti scelgono Tenerife per le loro vacanze, più di quattro optano per la regione meridionale e preferibilmente per i comuni di Adeje e Arona.

lunedì 28 settembre 2015

Giuseppe Stabile eletto Consigliere CGIE per la Spagna

Ê la prima volta che la Spagna ha diritto a un suo rappresentante nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.  Il Vicepresidente del Com.it.es di Madrid, Giuseppe Stabile, residente nelle Isole Canarie, ha ottenuto la maggioranza delle preferenze vincendo con un solo voto di differenza sul secondo  candidato.

Alla assemblea plenaria, tenutasi presso i saloni della Cancelleria Consolare della Ambasciata di Madrid, erano stati convocati i componenti dei Com.it.es di Barcellona e Madrid e i rappresentanti di sette associazioni di italiani, tre della Circoscrizione Consolare di Barcellona e 4 di Madrid.

I lavori della assemblea sono stati aperti dal Dott. Massimo Branciforte, Ministro Consigliere della Ambasciata Italiana di Madrid, che ha rivolto ai presenti un discorso di benvenuto anche a nome dell’Ambasciatore Pietro Sebastiani, assente per impegni  in Italia, e ha trasmesso gli auguri di buon lavoro a tutti i presenti, ricordando le funzioni statutarie del CGIE, dei suoi componente eletti e la importanza del momento democratico nella scelta del candidato. Mettendo in evidenza inoltre che questa è la prima volta che la Spagna ha la possibilità di eleggere un suo rappresentante, grazie alla esponenziale crescita della comunità italiana residente degli ultimi dieci anni che oramai ha superato i 150.000 iscritti all’ AIRE. Nelle occasioni precedenti la Spagna era sempre stata abbinata alla Grecia, Turchia e Israele.

Si è proceduto quindi alla composizione del seggio elettorale che per unanimità dei presenti è stato formato da due rappresentanti del Com.it.es di Madrid, i consiglieri Marco Basile e Gabriele Hofmann nel ruolo di scrutatori e da una rappresentante del Com.it.es di Barcellona, la Consigliere Deborah Moscatello, che ha ricoperto la carica di Segretario. Il Presidente della Casa degli Italiani, sempre di Barcellona, Giuseppe Meli, veniva eletto presidente del seggio elettorale.

Giuseppe Meli quindi comunicava ai grandi elettori presenti, che erano pervenute alla Ambasciata di Madrid  due candidature presentate da cittadini residenti in Spagna ma non appartenenti a nessuno dei due Com.it.es ne ad associazioni. Uno dei candidati risultava residente nelle Isole Canarie e l’altro a Barcellona. Ambedue i candidati però non erano presenti.

Quindi invitata i presenti che lo desiderassero di  rendere palese la propria candidatura consegnando il documento predisposto.

I candidati che a questo punto si facevano avanti e in ordine alfabetico, sono stati: Silvano De Uffici, rappresentante della Associazione Italiana per la Cultura, la Scienza e la Società di Palma di Mallorca,  Andrea Lazzari, Tesoriere del Com.ites di Madrid e Giuseppe Stabile, Vicepresidente dello stesso Com.it.es

Quindi prendevano la parola i candidati, sempre in ordine alfabetico, presentando le motivazioni della loro candidatura e le dichiarazioni programmatiche.

Ultimate le dichiarazioni,  si procedeva alla chiamata nominativa, per le operazioni di voto, dei 23  grandi elettori presenti, che ricevevano una scheda per apporre la loro preferenza. Essendo possibile un solo eletto, la preferenza da apporre  sarebbe dovuta essere obbligatoriamente uninominale.

Terminate le operazioni di voto si procedeva allo spoglio delle 23 schede votate con il seguente risultato dello scrutinio:

11 voti per Giuseppe Stabile, 10 voti per Andrea Lazzari e 2 voti per Silvano De Uffici.

Pertanto una volta verificati i voti e redatto il verbale, il Primo Segretario d’ Ambasciata Dott.sa Anna Ruffino coadiuvata in ogni momento dalla Capo della Cancelleria Consolare di Madrid Dott.sa Gilda Santangelo, proclamava eletto Consigliere CGIE, il Dott. Giuseppe Stabile.

Elezioni CGIE Spagna.

I Grandi Elettori

Tutti i presenti applaudivano l’eletto e si congratulavano con lui augurandogli un proficuo lavoro nella prossima legislatura,  in rappresentanza di tutti gli italiani residenti in Spagna.

Dopo le foto di gruppo di rito, il nuovo Consigliere CGIE festeggiava la sua elezione con un tutti i partecipanti della giornata, brindando con un vino prosecco in un ristorante italiano prossimo alla sede dei lavori.

venerdì 25 settembre 2015

Il 25 settembre del 1493

Cristoforo Colombo salpò per il suo secondo viaggio verso Ovest

Il 25 settembre 1493 Cristoforo Colombo partiva per la seconda volta alla volta del nuovo mondo che aveva contribuito a scoprire

Nel 1493, dopo un anno dalla data ufficiale della scoperta dell’America ad opera del navigatore genovese Cristoforo Colombo, le spedizioni navali per trovare nuove rotte per le spezie e nuovi territori da conquistare, continuavano a pieni ritmi.

Il 25 settembre di quell’anno, infatti, Colombo salpò nuovamente, affrontando il suo secondo viaggio oltreoceano. Partì da Cadice, in Spagna, al comando di 17 navi, tra cui la Niña, chiamata poi Santa Clara, e la Santa Maria, denominata Mariagalante. Ai suoi ordini un equipaggio di più di 1200 uomini, tra i quali il figlio Diego e il fratello minore Giacomo.

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In sette giorni il numeroso equipaggio arrivò nelle attuali isole Canarie, come avvenne durante il primo viaggio, e da lì ripartirono il 13 ottobre seguendo una rotta più a sud rispetto a quella del primo viaggio. Scoprirono così una serie di isole e arcipelaghi, ma a caro prezzo: la perdita di numerosi uomini e la diffusione di malattie tra l’equipaggio. Fu a quel punto che l’ammiraglio Colombo, preoccupato per le sorti dei suoi uomini e della sua spedizione, inviò dodici navi alla volta della Spagna, caricandole con il poco oro trovato. L’intenzione era quella di farlo consegnare ai reali di Spagna per poi chiedere loro medicazioni e vettovagliamento.

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Ciò che per Colombo non risultava ancora chiaro, era se quelle su cui approdavano fossero isole o parte di un continente. Il 12 giugno 1494, dopo essere salpato dall’odierna Cuba, la flotta arrivò all’isola battezzata San Giovanni Evangelista, dove l’ammiraglio fece firmare ai membri dell’intero equipaggio un giuramento nel quale sostenevano di essere arrivati nel continente indiano.

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Nel settembre successivo Colombo si ammalò e decise di ripartire alla volta della Spagna. Ma nel frattempo il fratello Bartolomeo era arrivato al comando di tre caravelle e Cristoforo, prima di partire, delegò a lui ogni potere. La cosa non fu accettata di buon grado da una parte dell’equipaggio che organizzò un ammutinamento: presero le tre caravelle di Bartolomeo e tornarono in Europa. Gli uomini rimasti proseguirono con le esplorazioni e ingaggiarono nuove battaglie contro gli indigeni, che portarono alla capitolazione di questi ultimi.

Fonte: Monia Sangermano in www.meteoweb.eu

Viaggio organizzato a Tenerife

Locandina

venerdì 18 settembre 2015

IMMOBILI ASSIMILATI ALL'ABITAZIONE PRINCIPALE, RESIDENTI ALL'ESTERO: NESSUNA MODIFICA PER L'IMU E LA TASI

A decorerre dal 1° gennaio 2015 tutti gli italiani residenti all'estero non pensionati ed iscritti all'AIRE dovranno pagare sia l'IMU che eventualmente la TASI su tutti i loro immobili posseduti nello Stato italiano. A confermalo è stato il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti che durante un question time in commissione Finanze alla Camera ha spiegato che non puo' essere reintrodotta l'autonomia dei Comuni nella scelta di quali immobili possono essere assimilati all'abitazione principale.
La motivazione data da Zanetti all'interrogazione parlamentare di Marco Causi (Pd) è stata che la reintroduzione di una simile potestà regolamentare per i Comuni comporterebbe la necessità di una modifica normativa con conseguente bisogno di una copertura finanziaria che di fatto non puo' essere sostenuta, o almeno non è prevista dal bilancio statale. 
Per gli immobili posseduti dai cittadini italiani residenti all'estero (AIRE) continuerà dunque a non essere più prevista la possibilità di assimilazione all'abitazione principale, purché il possessore non sia titolare di pensione. Sarà infatti esentata dal pagamento delle imposte solamente l'unica unità immobiliare dei pensionati residenti all'estero, anche se si tratta di pensione d'invalidità. Tale beneficio, afferma pero' il sottosegretario all'Economia, non è applicabile se l'assegno viene erogato dallo Stato italiano.
Quindi il beneficio RIGUARDERA’ SOLO I CITTADINI ITALIANI ISCRITTI ALL’AIRE E BENEFICIARI DI UNA PENSIONE EROGATA DA UN ENTE PREVIDENZIALE STRANIERO !!!
LA CONSEGUENZA DELLA MANCATA ASSIMILAZIONE ALL'ABITAZIONE PRINCIPALE DEGLI IMMOBILI POSSEDUTI DAI CITTADINI AIRE è che i residenti all'estero, se non titolari di pensione, dovranno pagare sul loro immobile posseduto in Italia un'aliquota che tra IMU e TASI potrebbe arrivare anche all'11,4 per mille. Il loro esborso economico sarà così sicuramente molto più alto rispetto agli anni precedenti quando l'aliquota massima a cui erano assoggettate le unità immobiliari in questione era quella del 3,3 per mille prevista sull'abitazione principale (TASI).
 





Il nuovo corso dell’immigrazione nel Dossier Statistico Immigrazione 2015

È in fase avanzata di lavorazione il prossimo Dossier Statistico Immigrazione 2015, la cui presentazione è prevista a breve. I dati presi in considerazione nel nuovo Rapporto si riferiscono al 2014. Secondo il presidente di Idos, Ugo Melchionda, “si tratta di un anno particolare che ha visto aumentare i cittadini italiani residenti all’estero (4.636.000, 154.000 rispetto all’anno precedente), rispetto a quello dei cittadini stranieri residenti in Italia (5.014.000), aumentati solo di 92.000 unità”. Invece, nei due anni precedenti lo stock degli stranieri residenti in Italia era aumentato di diverse centinaia di migliaia e quello degli italiani residenti all’estero di 155.000 unità nel 2013 e di 141.000 nel 2012. È aumentato anche il numero degli italiani che durante l’anno si sono cancellati dai loro comuni per andare a risiedere all’estero (89.000 nel 2014). Nel 2014, sono continuate le domande di visti per ricongiungimento familiare (60.000), seppure in diminuzione rispetto al passato (76.000 nel 2013). Bisogna tenere conto anche dell’elevato numero di stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana: da 60.000 casi nel 2012 si è passati a 100.000 nel 2013 e a 130.000 nel 2014, a quanto pare in circa 4 casi su 10 riguardanti minori che hanno ricevuto la cittadinanza per trasmissione automatica dai genitori stranieri divenuti italiani e a diciottenni nati in Italia che hanno richiesto la cittadinanza. La popolazione complessivamente residente in Italia alla fine del 2014 (60.796.000) è caratterizzata da un’età media diventata più elevata (44,4 anni) e dall’aumentata incidenza degli ultrasessantacinquenni (21,7%), superiore anche a quella che si riscontra tra gli italiani all’estero (19,2%). Inoltre, il consistente saldo negativo tra nuovi nati e morti (rispettivamente 503.000 e 598.000) trova un equivalente solo in quello degli anni 1917-1918, allora effetto della prima guerra mondiale. Gli immigrati costituiscono un parziale temperamento a questo processo di invecchiamento perché sono mediamente più giovani degli italiani, incidono per circa un sesto sulle nuove nascite (75.000 nuovi nati da entrambi i genitori stranieri nel 2014). Un altro notevole cambiamento è riferibile all’impennata del numero di profughi (170.000), arrivati via mare dall’Africa e dall’Asia, seppure in buona parte interessati a raggiungere altri paesi esteri. In pratica, questi arrivi stanno sostituendo la politica delle quote in ingresso per motivi di lavoro. Si è di fronte a un vero e proprio fenomeno epocale, da riferire agli sconvolgimenti in atto nei paesi di origine e alla loro transizione demografica (in Africa, nel 2050, è previsto il raddoppio della popolazione fino a 2,4 miliardi di persone). Tale fenomeno, da un lato investe le responsabilità degli organi decisionali dell’UE e dei singoli Stati membri, e dall’altro rischia di far trascurare le prospettive di integrazione dei 5 milioni di immigrati già residenti in Italia e di favorire derive xenofobe. Questi sono alcuni dei temi che verranno ampiamente sviluppati nel Dossier Statistico Immigrazione 2015.

Attendiamo quindi la pubblicazione del rapporto completo.

Lucia

(Fonte: IDOS – Dossier Statistico Immigrazione)

Aggiornamento pagina ricette

Buongiorno a tutti!

Da stamani potrete dilettarvi a cucinare altri piatti tipici delle Canarie, è infatti on line alla pagina http://vitatenerife.blogspot.it/p/ricette-di-cucina.html anche la versione in italiano delle ricette già disponibili in spagnolo.

Buon lavoro!

Lucia e Aura

venerdì 11 settembre 2015

Chi siamo e… l’angolo di Aura

Bentornati!

La pagina “Chi siamo” è finalmente stata pubblicata ed in particolare Aura vi racconta la sua storia personale nella pagina “L’angolo di Aura”.

Venite a conoscerci!

giovedì 10 settembre 2015

Il racconto di Aura, italiana a Tenerife

Conoscerete presto Aura nella sezione del blog dedicato alla cucina, così come in quello delle letture. Insieme a Lucia, redattrice web e curatrice delle guide, sta mettendo in piedi questo blog, sperando di fare cosa a voi gradita. Riportiamo intanto un’intervista rilasciata da Aura a Leggo Tenerife, il giornale italiano più diffuso sull’isola (www.leggotenerife.com).
Quando dico agli amici conosciuti qui dove abito tutti mi chiedono: perché Candelaria?
E' abbastanza inconsueto scegliere questa cittadina che è un po' fuori dalle rotte turistiche di chi viene a Tenerife. Invece per me è stato un amore a prima vista ed è un amore che si rafforza ogni giorno.
Scriveva Cesare Pavese"un paese vuol dire non essere mai soli" e Candelaria non è un paese considerando i suoi 25000 abitanti, purtuttavia ha la struttura del paese un po' sonnolento,tranquillo, dove dopo un po' la gente ti riconosce e ti saluta.Ha una strada che porta al Santuario della Madonna Nera della Candelora che sembra una di quelle vie dei paesi del nostro sud paciosa e rilassante. Poi arrivi alla piazza che architettonicamente, per noi abituati alle piazze italiane, non colpisce proprio, però ti prende per la luce, l'ampiezza, per quelle grandi e fiere figure di condottieri Guanci dietro cui vedi un mare meraviglioso. Poi lei, Candelaria, è tutta lì, come adagiata lungo il mare quasi a volerne far parte.Quando la sera dalle mie finestre vedo la passeggiata del lungomare che si snoda con tutte le luci mi incanto. E che dire della mattina quando vedo sorgere il sole dietro Gran Canaria? E' uno spettacolo talmente bello che mi emoziona, così come ha fatto esclamare tutti gli amici e familiari che lo hanno visto ed immortalato con centinaia di fotografie.
La gente è gentile, come lo sono tutti a Tenerife, ma qui lo è di più perché meno distratta dalle frotte di turisti che accalcano certe strade dell'isola. Ieri portavo due borse pesanti di acquisti al supermercato, ho aperto il cancello del residence, due ragazzine che giocavano mi hanno vista e si sono avvicinate a prendermi le borse. Erano più grandi di loro ma una da un lato, una dall'altro mi hanno aiutato a portarle fino alla porta del palazzo. Sempre, anche se sei a vari metri di distanza, ti tengono aperto il cancello; tutti ti salutano, anche per strada, gente mai vista ed è bellissimo. I miei nipoti mi dicono di una frase brasiliana che tradotta dice"gentilezza genera gentilezza" ed è così: come puoi essere ombrosa quando vedi forme così dolci di gentilezza? Sarà merito del mare, veicolo di interscambi dai primordi dell'uomo? Sarà merito del sole che vivifica e rende tutto più gioioso, felice e sereno? Non lo so, so solo che tutto questo mi fa sentire bene e mi fa benedire la scelta che ho fatto nel prediligere quest'isola alle altre mete possibili. Dall'Italia l'ho scelta per sfuggire ad un mio disagio personale per una perdita dolorosa e per non diventare una mamma opprimente: ho pensato ad un luogo caldo, ma non troppo, europeo per maggiori sicurezze, facilmente raggiungibile dai miei cari. Non potevo scegliere meglio! I miei amici da tempo qui scherzano sul mio entusiasmo, mi dicono che poi vedrò anche i problemi dell'isola, (alcuni li ho notati, ne parleremo la prossima volta), per ora mi godo la felicità di essere qui.
Dopo l'inciso personale torno a lei, a Candelaria. Qui arrivano continuamente pullman di turisti che visitano il Santuario ma sono tranquilli ed ordinati, in fondo vanno a visitare un luogo di culto! Tutta l'isola è pulita e ben curata: qui ancora di più, come se anche i luoghi pubblici fossero un po' casa tua da tenere in ordine e mantenere "assestata".
Alcuni amici che vivono al sud mi dicono che in questa zona il clima è meno caldo in inverno, c'è più vento, più facilmente piove. Sarà vero, senz'altro, però in due mesi che sono qui ho avuto 4 giorni di vento (è vero che quando tira lo fa con impegno!), 5 di pioggia alternata a schiarite, poi sempre un ottimo clima. Ho fatto il bagno, ho preso il sole, ho camminato tanto ed ho goduto di ogni momento. Poi, rispondo a chi insiste sul fattore climatico, l'isola è piccola e con 30 minuti se il tempo di Candelaria non mi piace vado altrove. Ho la pace, se voglio essere tranquilla e, se voglio movimento, vado dove lo trovo. E' questo il bello di questa isola: dare ciò che ognuno desidera. I miei figli hanno molto spesso preferito andare al sud perché è pieno di tutto, dai giochi al tumulto festoso, alle barche in alto mare, alle discoteche gioiose ecc. ecc. Oppure andare ad ovest con i meravigliosi parchi tematici, le belle cittadine raffinate, gli alberi millenari e tanto di più.Tutto meraviglioso, ma per me ritornare a Candelaria è come ritornare a casa: forse perché vengo dall'Umbria,una regione tranquilla e mistica,forse perché in Italia abito in un casolare in campagna, forse perché ho qualche anno ed ho bisogno di momenti tranquilli, forse perché, pensate un po', la mia nonna del cuore si chiamava Candelora ed il suo compleanno era il 2 febbraio il giorno in cui si festeggia la Madonna di Candelaria!
Aura Palmerini





lunedì 7 settembre 2015

Nuove ricette tipiche

Nell’apposita sezione dedicata sono ora disponibili altre nuove ricette in spagnolo. Presto vi forniremo anche la versione in italiano.

Buon lavoro!