L'ANGOLO DI AURA


MI PRESENTO
Ciao, mi chiamo Aura e prima di tutto vorrei raccontarvi come sono arrivata a Tenerife...

Ho perso a marzo il grande amore della mia vita che, con alti e bassi ed a volte bassissimi momenti, mi era stato accanto oltre 40 anni. Ho due figli meravigliosi, due nipoti altrettanto meravigliosi, una nuora speciale, tantissimi amici (in un altro punto vi spieghero' perche') per cui sono una donna fortunata.
Ma...TROVARSI Improvvisamente sola ti crea la necessita' di porti dei quesiti ed io ho per prima cosa deciso che non dovevo interferire nella vita dei miei figli, dovevo continuare ad essere attiva e disponibile, avere nuovi orizzonti che mi stimolassero ad andare avanti.
Abito in campagna, in Umbria, in un luogo molto suggestivo vicino ad un bosco. L'estate e' l'ideale, in inverno in buona compagnia si sta bene, da sola io mi deprimo: freddo, umidità e soprattutto il buio che scende alle quattro del pomeriggio.
A questo punto ho deciso di trovare un luogo che mi permettesse di stare al caldo, non troppo lontano da casa se qualche necessita' avesse richiesto la mia presenza, in Europa per sentirmi in qualche modo protetta. Ho scelto le Canarie, e delle Canarie Tenerife perche' è l'isola più facilmente raggiungibile .
E ringrazio Dio di avermi dato questo suggerimento!
Da settembre ho cominciato a cercare casa a Tenerife: sono stata subissata di offerte che mi hanno un po' confusa, ma poi ho avuto la fortuna di trovare in un sito di offerte di ville il nome di un italiano (poi chiedo se posso citarlo e daro' tutte le sue indicazioni) che mi ha consigliato al meglio con tanta pazienza.
Sono partita il 4 novembre con un trolley e tanta fiducia. Il mio amico mi ha ospitata per 4 giorni nella sua villa, mi ha portato a visitare l'isola ed io ho scelto di rimanere a Candelaria, una cittadina di circa 20000 abitanti, a 15 km a sud di Santa Cruz, verso est.
Poi la strada e' stata tutta in discesa ma solo per merito del mio favoloso amico che mi ha consigliata, aiutata nella scelta di casa, supportata in tanti momenti impegnativi, cosi' mi sono ritrovata in una bella casa che mi permette di ospitare i miei e gli amici che mi vengono a trovare, in un ambiente sereno dove fare amicizia e' stato per me molto facile.

Se volete un aiuto io sono qua .... aurapalm@gmail.com

Torno a Tenerife il 7 novembre, vogliamo incontrarci?

Quando dico agli amici conosciuti qui dove abito tutti mi chiedono: perchè Candelaria?

E' abbastanza inconsueto scegliere questa cittadina che è un pò fuori dalle rotte turistiche di chi viene a Tenerife. Invece per me è stato un amore a prima vista ed è un amore che si rafforza ogni giorno.
Scriveva Cesare Pavese"un paese vuol dire non essere mai soli" e Candelaria non è un paese considerando i suoi 25000 abitanti, purtuttavia ha la struttura del paese un pò sonnolento,tranquillo, dove dopo un pò la gente ti riconosce e ti saluta.Ha una strada che porta al Santuario della Madonna Nera della Candelora che sembra una di quelle vie dei paesi del nostro sud paciosa e rilassante. Poi arrivi alla piazza che architettonicamente, per noi abituati alle piazze italiane, non colpisce proprio, però ti prende per la luce, l'ampiezza, per quelle grandi e fiere figure di condottieri guanchi dietro cui vedi un mare meraviglioso. Poi lei, Candelaria, è tutta lì, come adagiata lungo il mare quasi a volerne far parte.Quando la sera dalle mie finestre vedo la passeggiata del lungomare che si snoda con tutte le luci mi incanto. E che dire della mattina quando vedo sorgere il sole dietro Gran Canaria? E' uno spettacolo talmente bello che mi emoziona, così come ha fatto esclamare tutti gli amici e familiari che lo hanno visto ed immortalato con centinaia di fotografie.
La gente è gentile, come lo sono tutti a Tenerife, ma qui lo è di più perchè meno distratta dalle frotte di turisti che accalcano certe strade dell'isola. Ieri portavo due borse pesanti di acquisti al supermercato, ho aperto il cancello del residence, due ragazzine che giocavano mi hanno vista e si sono avvicinate a prendermi le borse. Erano più grandi di loro ma una da un lato, una dall'altro mi hanno aiutato a portarle fino alla porta del palazzo. Sempre, anche se sei a vari metri di distanza, ti tengono aperto il cancello; tutti ti salutano, anche per strada, gente mai vista ed è bellissimo. I miei nipoti mi dicono di una frase brasiliana che tradotta dice"gentilezza genera gentilezza" ed è così: come puoi essere ombrosa quando vedi forme così dolci di gentilezza? Sarà merito del mare, veicolo di interscambi dai primordi dell'uomo? Sarà merito del sole che vivifica e rende tutto più gioioso, felice e sereno? Non lo so, so solo che tutto questo mi fa sentire bene e mi fa benedire la scelta che ho fatto nel prediligere quest'isola alle altre mete possibili. Dall'Italia l'ho scelta per sfuggire ad un mio disagio personale per una perdita dolorosa e per non diventare una mamma opprimente: ho pensato ad un luogo caldo, ma non troppo, europeo per maggiori sicurezze, facilmente raggiungibile dai miei cari. Non potevo scegliere meglio! I miei amici da tempo qui scherzano sul mio entusiasmo, mi dicono che poi vedrò anche i problemi dell'isola, (alcuni li ho notati, ne parleremo la prossima volta), per ora mi godo la felicità di essere qui.
Dopo l'inciso personale torno a lei, a Candelaria. Qui arrivano continuamente pulman di turisti che visitano il Santuario ma sono tranquilli ed ordinati, in fondo vanno a visitare un luogo di culto! Tutta l'isola è pulita e ben curata: qui ancora di più, come se anche i luoghi pubblici fossero un pò casa tua da tenere in ordine e mantenere "assestata".
Alcuni amici che vivono al sud mi dicono che in questa zona il clima è meno caldo in inverno, c'è più vento, più facilmente piove. Sarà vero, senz'altro, però in due mesi che sono qui ho avuto 4 giorni di vento (è vero che quando tira lo fa con impegno!), 5 di pioggia alternata a schiarite, poi sempre un ottimo clima. Ho fatto il bagno, ho preso il sole, ho camminato tanto ed ho goduto di ogni momento. Poi, rispondo a chi insiste sul fattore climatico, l'isola è piccola e con 30 minuti se il tempo di Candelaria non mi piace vado altrove. Ho la pace, se voglio essere tranquilla e, se voglio movimento, vado dove lo trovo. E' questo il bello di questa isola: dare ciò che ognuno desidera. I miei figli hanno molto spesso preferito andare al sud perchè è pieno di tutto, dai giochi al tumulto festoso, alle barche in altomare, alle discoteche gioiose ecc ecc. Oppure andare ad ovest con i meravigliosi parchi tematici, le belle cittadine raffinate, gli alberi millenari e tanto di più.Tutto meraviglioso, ma per me ritornare a Candelaria è come ritornare a casa: forse perchè vengo dall'Umbria,una regione tranquilla e mistica,forse perchè in Italia abito in un casolare in campagna, forse perchè ho qualche anno ed ho bisogno di momenti tranquilli, forse perchè, pensate un pò, la mia nonna del cuore si chiamava Candelora ed il suo compleanno era il 2 febbraio il giorno in cui si festeggia la Madonna di Candelaria! 

Una storia d’amore e … una misteriosa presenza



Ho perso mio marito il 5 marzo 2014.
Di lui ricordo solo cose belle, non perché veramente abbia vissuto con lui solo momenti idilliaci, ma perché nei miei ricordi non compaiono litigi ,malumori, difficoltà.
Ma non è di questo che voglio parlare: io desidero raccogliere testimonianze della presenza delle persone care che non sono più fisicamente con noi.
Vorrei condividere con chi ha avuto queste perdite dolorose e raccontare, se le è capitato, di come sente la presenza accanto a sé della persona amata.
Intanto vi racconto la mia esperienza.
Dopo un periodo buio ho cercato di riprendere le fila della mia vita, ho riaperto la mia associazione, ho riattivato tutte le cose che mi permettevano di sentirmi impegnata, di stancarmi e di poter quindi dormire.
Ho sognato qualche volta Giulio, ma non spesso, sempre sorridente ed affettuoso, più che in vita.
Poi sono stata in inverno a Tenerife, sono rientrata a casa in aprile e sono cominciate le cose strane: mi sono cominciate a mancare le cose che in vita a lui piacevano, tipo i gelati preferiti, la birra di quella marca, il grana di quel tipo ecc.
Mio nipote mangia la coppa del nonno, ne lascia una metà, la metto in surgelatore: il giorno dopo non la ritrovo. Poi ne manca un'altra, poi ancora, poi di seguito in vari giorni 6 birre Moretti, poi .... ne parlo coi miei e tutti si interrogano sorpresi su chi può prenderle; io sono convinta che sia Giulio per farmi sentire che mi segue, mi è vicino, ma non dico niente per non passare per visionaria.
Forse è entrato qualcuno, forse lo hai preso tu, forse...
Io non bevo birra per disgusto, non penso che qualcuno possa rubare un gelato già smangiucchiato quando altri sono interi, poi perché sempre cose che a lui piacevano tanto?
Ed io comincio a comprare ciò che lui amava, gli dico che gliel'ho comprato...poi decido di cambiare il cilindro della serratura del portoncino di casa perché ...forse qualcuno ha duplicato le chiavi...
Cambio il sabato il cilindro, solo io ho le chiavi. I nipoti mangiano del gelato alla panna, anche a lui piace, lo rimetto in surgelatore, ma la mattina non c'è più. Il lunedì compro una Moretti e gli dico che l'ho comprata per lui, passa qualche giorno e la bottiglia non c'è più.....
Volete dirmi le vostre esperienze,se ne avete?
Grazie,
Aura
aurapalm@gmail.com


Ti piacerebbe poter contare su un luogo di incontro per Italiani a Tenerife?


Quando, andando avanti negli anni, io e mio marito ci siamo resi conto di non poter più continuare un discorso di ristorazione che ci impegnava troppo per le nostre forze e,d'altro canto, non potevamo neanche abbandonare tutti gli amici che ci avevano seguito per anni, abbiamo deciso di avviare un'associazione di promozione turistica chiamata promo.tur. che ci permettesse di continuare gli incontri con gli amici.
Così è nato un club che ha riscosso molto successo sia da un punto di vista di partecipazione di amici (abbiamo circa 1000 associati), sia da un punto di vista "socialmente utile" come lo chiamava mio marito.
Infatti il nostro club ha visto il ritrovarsi di amici che non si vedevano più da anni, il formarsi di nuove amicizie, il piacere dello stare insieme stando alla stessa tavola, giocando insieme, chiacchierando, progettando, scambiandosi favori ed allacciando amicizie e relazioni anche al di fuori del luogo d'incontro usuale, cioè “Villa le streghe”.
Questo è quanto io lascio quando mi trasferisco per l'inverno a Tenerife: tanti amici ed un luogo dove ci si ritrova con piacere.
E' anche un luogo che è bello in inverno se si vive in compagnia tutti i sette giorni della settimana, ma non è possibile farlo perché le mie forze non me lo permettono. Infatti, dopo sette mesi che apro le porte di Villa le streghe anche se solo il sabato e la domenica, sono tanto stanca che non vedo l'ora di rifugiarmi a Tenerife, nel suo calore, tranquillità ed accoglienza.
Ma non abbandono i miei amici, li passo solo ad altre mani, in quelle di amiche altrettanto brave e disponibili, forse anche migliori di me.
Allora, cosa voglio? Perché scrivo tutto questo?
Perché degli amici che vengono anche loro a Tenerife mi hanno chiesto di duplicare la mia associazione nell'isola e creare un club per accogliere chi vuole unirsi a noi: per parlare, giocare a burraco o altro, stare insieme, stare alla stessa tavola, creare nuovi legami ed amicizie.
Con l'aiuto di questi amici cerchiamo un luogo dove poter porre il nostro club: un luogo tranquillo, abbastanza grande, dove ...come...quando...lo vedremo insieme se ci date una mano a realizzarlo!
Aura
aurapalm@gmail.com
www.villalestreghe.it


Roberto e Margherita ci parlano della loro esperienza e chiedono aiuto a Aura


Gent.ma Sig.ra Aura,
mia moglie (60) ed io (58) le scriviamo da Torino per dirle cha abbiamo molto apprezzato il suo articolo "Perché Candelaria ?" del 31/1/2015 pubblicato sul mensile "Leggi Tenerife".
Uno scritto coinvolgente redatto con sentimento, che ci ha però lasciato con l'interrogativo di quali possano essere i problemi dell'isola che presto affiorano.

Aveva preannunciato che avrebbe approfondito l'argomento il mese successivo, ma essendo ormai ottobre avevamo perso ogni speranza finché non abbiamo scoperto il suo sito "Vitatenerife".
Questo ci consente di chiederle cortesemente un approfondimento del tema, perché chi sta pianificando il trasferimento a Tenerife (nel nostro caso in vista della futura pensione) ha bisogno di essere conscio non solo delle cose belle che troverà, ma anche dei problemi che dovrà ad affrontare quotidianamente per essere meglio preparato a superarli.
Per favore se potesse dedicare una pagina del suo sito a questo argomento le saremmo infinitamente grati, e chissà che un giorno futuro non la si possa ringraziare di persona a Tenerife.
Cordialmente,
Roberto e Margherita Scialla – Torino

Siamo stati 10 giorni a Tenerife questa primavera in occasione dei nostri 30 anni di matrimonio: in allegato una foto di mia moglie a Candelaria...

Scialla
 

Aura ci svela gli “aspetti negativi” di vivere a Tenerife

Rispondo con piacere agli amici di Torino, per ora amici solo di nome, spero in seguito anche di fatto!
Il 7 novembre torno a Tenerife per passarvi l'inverno: la mancanza di un compagno in una casa troppo grande, in campagna, il buio alle quattro del pomeriggio...
Tanti i motivi per non restare nella mia pur adorata Umbria, ma in realtà desidero proprio ritornare alla mia bella isola.
L'anno scorso sono stata molto bene, ho fatto cio' che desideravo fare pensando solo a quelle che erano le mie esigenze-necessità-piaceri.
Ho un carattere espansivo, parlo ed entro in rapporto con facilità e questo mi ha molto aiutato: ho conosciuto tanta gente, isolani e non, italiani, francesi, venezuelani e tedeschi.
Ho apprezzato questa società cosmopolita che ha comunque molto bisogno di aggregazione: un conto è andare lì per la vacanza di una settimana, un conto passarci dei mesi. Nel secondo caso devi saperti integrare, crearti un ambiente amichevole, metterti in gioco.
Tanto piu' se non vai in posti prettamente turistici come sono quelli del sud ma in piccole cittadine abitate da locali, che hanno una struttura tipica canaria, dove incontri pochi italiani e dove devi fare necessariamente amicizia con la gente del posto, che poi è la cosa piu' bella.
Ora veniamo alle cose negative che mi hanno chiesto di elencare i miei amici di Torino....ma sapete? Non me ne viene in mente una!
Possibile? Mi sforzo e dico questo: l'appunto che faccio loro è di rimandare … al giorno dopo; il “mañana” è una costante e può essere un ostacolo grave quando si deve chiedere un qualcosa di istituzionale ma, quando questo mañana significa un modo di vivere sereno, tranquillo, rilassato, senza fretta, è un difetto o una virtu'?
Quando, aiutando l'eccezionale Bianca del giornale Leggo Tenerife, ho cercato di avere dei permessi o delle risposte, mi sono un po' seccata perchè ad alcune di esse ancora devono rispondere dopo mesi, poi pero' ho pensato che se fossero cosi' veloci non potrebbero essere disponibili a colloquiare con la vecchietta alla cassa del supermercato, ad aspettare la ragazzina che è andata a cambiare i soldi per pagare il bus e che l'autista va a cercare per partire. Questo l' ho visto io, e non in un paesino sperduto, ma la prima a Candelaria e la seconda a Santa Cruz.
E queste sono cose che fanno bene al cuore, anche perché noi non dobbiamo lavorare a Tenerife e quindi la burocrazia ci crea meno problemi.
Forse se devi avere dei permessi, fare dei lavori, sbrigare una necessità il mañana puo' crearti difficoltà, ma se vai per godere del sole e del mare poco ti importa.
Non sono stata molto esauriente nel parlare dei "no" di Tenerife, sono un'ottimista e vedo sempre piu' i pregi che le negatività. Conto che chi ci legge mi aiuti anche nell'elencare le difficoltà incontrate nel vivere nell'isola e nel rapportarsi ai suoi abitanti.
Ma ora una confessione: sto tanto bene a Tenerife, godo nello stare in questa isola ma .... dopo quattro mesi divento irrequieta ed ho bisogno di ritornare in Italia!

Le considerazioni finali di Roberto e Margherita

Ciao Aura,
ti ringraziamo per il tuo approfondimento che ci rende più tranquilli, in quanto pensavamo potessi riferirti ad altri tipi di problematiche (es.: la sicurezza). Trasferendoci a Tenerife per vivere la parte finale della vita - periodo caratterizzato da ritmi totalmente differenti rispetto a quelli giocoforza adottati per vivere in una metropoli del nord Italia – riteniamo che l’aspetto “mañana” possa sicuramente essere una virtù, nel senso da te ben descritto. Certo occorre anche considerare l’aspetto malinconia, ma nel tuo caso è comprensibile per il fatto che il centro dei tuoi affetti è pur sempre in Italia (noi non abbiamo figli e dovremo fare affidamento solo su noi stessi: confidiamo che possa essere più facile farlo in un luogo dove sicuramente c'è una concentrazione di tanti altri con lo stesso problema e dove quindi potrebbero esistere più facilmente soluzioni in loco). Inoltre tu parli di “amata Umbria” - e come non farlo se abiti in una bella casa in campagna - mentre noi ormai non possiamo più pensare lo stesso della nostra Torino, troppo cambiata rispetto a quella della nostra giovinezza.
Contiamo di riuscire a superare questo problema tenendo anche ben presente che la vita è quella che si ha davanti e non quella  già vissuta...
Un abbraccio e salutaci Tenerife.
Roberto e Margherita

Una gita alla Gomera

Ero a Tenerife da qualche mese ed ero incantata da questa isola. Poi ho desiderato vedere un po’ cosa c’era al di là dell’orizzonte, di leopardiana memoria, ed ho pensato di andare a La Gomera. Mi immaginavo un’isola più selvaggia di Tenerife, meno turistica ed umanamente coinvolgente, ed ho trovato tutto questo. A cominciare dall’organizzazione del viaggio che è stata eccellente, l’accompagnatore molto professionale, disponibile e che ha parlato in cinque lingue ininterrottamente con spiegazioni interessanti, precise, a volte realistiche ed a volte fantastiche. E che dire dell’isola? Bella e, per dirlo io che soffro il senso del vuoto, è il massimo. Sì, perché si parte col bus dal porto di attracco del traghetto San Sebastian de La Gomera e si sale fino a 1487 metri di altitudine nel Parco Nazionale Garajonay. Ed è tutto un susseguirsi di tornanti a pelo strada con burroni mozzafiato e paesaggi meravigliosi. Non vi racconto dei luoghi in cui sono stata perché è stato tutto un susseguirsi di scorci stupendi e monti verdi e con vegetazione lussureggiante, poi picchi alti e superbi, infine terrazze coltivate e qua e là le casette degli isolani aggrappate ai pendii. Fino ad arrivare al Parco nazionale che ti avvolge come se entrassi in un mondo magico: buio, verde, grigio, ovattato, dove sembra possa succedere di tutto. Altra sorpresa simpatica al ristorante dove abbiamo pranzato: oltre al pasto gradevole (vellutata di verdure, piatto misto di riso, spezzatino di vitella, verdure al vapore, bananina del posto), una ragazza si è esibita nel “silbo gomero”, fischi acuti che permettono di trasmettere di valle in valle quanto c’è da dire. Divertente e simpatico il piccolo show, come simpatici e disponibili sono gli abitanti del luogo. Un consiglio: andate a visitare La Gomera, ne vale la pena e, se potete, non fate mordi e fuggi come me, restateci qualche giorno. 

Pranzo di Natale e Cenone di Capodanno


Nella vita bisogna accettare qualche scossone per rimettersi in equilibrio

E' quello che mi e' successo il 12 dicembre alle ore 24: con tre amici venivo dalla rappresentazione che si e' svolta al teatro di Valle San Lorenzo "Ve l'avevo detto che la badante non la volevo"; mi ero divertita, la serata era stata piacevole, avevo conosciuto delle persone, rivisto amiche come Bianca, Grazia ed altre. Ero proprio contenta.
Arrivo alla macchina, parcheggiata per benino in un luogo dove ce n'erano molte altre, e trovo...TUTTE E QUATTRO le gomme a terra!
La macchina portava la scritta dell'autonoleggio, quindi era di un turista: è stato questo il motivo che ha spinto a danneggiarla o solo uno sciocco atto di delinquenza?
Non ho saputo spiegarmelo..... Ma spero nella seconda ipotesi.
Una spina in un idilliaco rapporto con l'isola!

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